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Non solo api

Avviato il progetto LIFE BEEadapt per la tutela degli impollinatori

L’attività degli impollinatori è alla base di molti processi ecologici e del funzionamento degli ecosistemi: dagli impollinatori dipende la riproduzione di oltre l’85% delle piante selvatiche e più del 70% delle colture agrarie, ma non solo, il valore economico del servizio di impollinazione animale è stimato in circa 153 miliardi di dollari a livello mondiale, dei quali circa 26 miliardi nella sola Europa e circa 3 miliardi in Italia (ISPRA, 2021). Ma la loro sopravvivenza è messa in pericolo da quattro principali fattori quali: il cambiamento climatico, l’incremento di pratiche agricole intensive e non sostenibili, la scomparsa di habitat naturali e semi-naturali e forte diffusione di monocolture.

Proprio per tutelare gli impollinatori e mitigare i rischi  associati al progressivo degrado degli ecosistemi e alla crisi climatica è nato il progetto LIFE BEEadapt – a pact for pollinators adaptation to climate change, cofinanziato dal programma LIFE dell’Unione europea. Il progetto è stato presentato il 16 maggio 2023 presso la sala Arancera dell’Orto Botanico di Roma in vista di due giornate significative per il nostro ecosistema: la “giornata mondiale delle api” (20 maggio) e la “giornata della biodiversità” (22 maggio) di cui gli impollinatori sono uno degli attori protagonista.

Avviato a settembre 2022 e con una durata di 48 mesi, il progetto LIFE BEEadapt si pone come obiettivo chiave quello di predisporre una strategia condivisa su larga scala geografica per l’adattamento degli impollinatori ai cambiamenti climatici, uno dei principali fattori di minaccia per la conservazione di questi insetti e conseguentemente per il servizio ecosistemico dell’impollinazione. Aumento delle temperature medie stagionali, gelate tardive sempre più frequenti, prolungati periodi di siccità alternati a precipitazioni intense hanno infatti provocato uno sfasamento tra i tempi di fioritura e l’attività degli impollinatori. Studi recenti hanno dimostrato che molte specie di insetti impollinatori hanno visto anticipare il proprio periodo di attività di ben sei giorni negli ultimi 60 anni e la durata del loro volo diminuire di due giorni. (Duchenne et al., 2020).

Alcuni dati

In Italia, secondo le Liste Rosse IUCN (International Union for Conservation of Nature) delle 151 specie di api native valutate (su un totale di oltre 1100 apoidei censiti in Italia), 34 (pari al 22%) sono in pericolo. Nello specifico: 5 sono potenzialmente estinte, altre 2 specie sono in pericolo critico, 10 specie sono in pericolo, 4 specie sono vulnerabili e altre 13 sono prossime ad uno stato di minaccia. Anche i dati sulle farfalle non sono per nulla rassicuranti, delle 289 specie di farfalle diurne, 18 (pari al 6.3%) sono a rischio di estinzione.

Il progetto

Per far fronte a questo tragico scenario il progetto ha sviluppato 4 linee di intervento – da applicare in aree a forte vocazione naturale (Parco nazionale dell’Appennino tosco-emiliano e Riserva naturale Monte Torricchio, quest’ultima nelle Marche), in aree periurbane (le aree protette gestite da Roma Natura, nel Lazio) e in territori a forte vocazione agricola (le aree dell’agro-pontino sempre nel Lazio) – che possono essere sintetizzate con queste parole chiave: sostenibilità, attraverso la realizzazione di infrastrutture verdi (rifugi contro le bombe d’acqua, bee hotel, piante a diversa fenologia) più idonee agli impollinatori; inclusività, con il coinvolgimento di una pluralità di stakeholder pubblici e privati che cooperino per una gestione e pianificazione del territorio a misura di impollinatore; replicabilità, attraverso una intensa campagna di informazione e sensibilizzazione della cittadinanza.

Gli obiettivi

Sono quattro gli obiettivi specifici del progetto LIFE BEEadapt

  • Il miglioramento e la riqualificazione della funzionalità e della connettività ecologica, tramite la realizzazione di infrastrutture verdi in 5 aree target italiane con caratteristiche geofisiche e morfologiche ad elevata diversità.
  • Il miglioramento e la riqualificazione della funzionalità e della connettività ecologica, tramite la realizzazione di infrastrutture verdi in 5 aree target italiane con caratteristiche geofisiche e morfologiche ad elevata diversità.
  • L’attivazione di un Tavolo per l’adattamento degli impollinatori ai cambiamenti climatici e di una serie di “Patti territoriali” per la promozione, la sostenibilità e replicabilità del modello di intervento BEEadapt.
  • L’elaborazione di un Protocollo a favore degli impollinatori basato sul modello sviluppato nelle 5 aree target di BEEadapt da capitalizzare in altre aree italiane e la definizione e realizzazione di pratiche agronomiche e di gestione territoriale coerenti con le Politiche Agricole europee.

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